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12 Giugno 2014

Storia dell’Aloe Vera:la pianta del benessere

Negli ultimi articoli abbiamo parlato delle proprietà benefiche dell’Aloe Vera e abbiamo anche spiegato come estrarre il suo gel, oggi  vogliamo fare un salto nel passato con una immaginaria macchina del tempo e risalire alle origini storiche di questa pianta, scoprendo i popoli che per primi ne hanno fatto uso.

Partiamo col presupposto che noi uomini moderni non abbiamo inventato nulla a proposito dell’aloe, semmai abbiamo recuperato il suo utilizzo medicinale e cosmetico che ci accompagna da millenni; ma iniziamo il nostro viaggio.

L’aloe vera è una pianta originaria del continente africano e le prime tracce certe che abbiamo, sono proprio quelle lasciate dal popolo egiziano già nell’anno 3000 a.C. Infatti è proprio in questa parte del mondo che sono state ritrovate le prime rappresentazioni pittoriche nelle tombe e nei monumenti funebri.

Il popolo egizio fece largo uso dell’aloe e già dai tempi dei tempi ne conoscevano le proprietà terapeutiche e cosmetiche, le “testimonial” dell’epoca erano proprio Nefertiti e Cleopatra.

È sempre in Egitto che l’aloe vera veniva utilizzata per l’imbalsamazione dei corpi dei faraoni, ma si credeva che questa pianta avesse anche delle proprietà divinatorie infatti veniva venerata e regalata agli sposi prima di contrarre matrimonio, come simbolo di buon auspicio e soprattutto di fertilità. Ai sacerdoti e agli alchimisti era dato invece, il nobile compito di preparare composti con il gel di aloe.

Ma furono gli arabi a espandere le coltivazioni di aloe e a farla conoscere agli europei soprattutto sulle coste del Mediterraneo. Ad esempio in Grecia veniva utilizzata per scopi curativi, Ippocrate la usava per le sue proprietà antinfiammatorie, disinfettanti e rigeneranti.

In Spagna invece, la dominazione araba importò questa pianta e successivamente furono i gesuiti che contribuirono alla sua diffusione ed espansione in tutto il nuovo continente americano.

In Centro America ad esempio gli aborigeni di Haiti utilizzavano l’aloe per i loro riti spirituali, dandole inoltre il soprannome di “pianta dell’eternità“, per purificare corpo, mente e anima. In Messico è tuttora considerata una “pianta sacra“, ed è proprio da qui che parte la maggior esportazione dell’aloe in tutto il continente americano.

Ma tracce dell’aloe si ritrovano anche in oriente, nell’antica Cina e in India, dove la pianta veniva e viene tutt’ora usata come tonificante e rimedio contro l’asma.

Il nostro excursus storico termina qui abbiamo visto insieme origini ed esportazione da cultura in cultura attraversando civiltà millenarie, come vedete è una pianta miracolosa che accompagna la storia dell’uomo fin dalla notte dei tempi. A noi uomini moderni è dato il compito di saperla conservare e tramandare da generazione in generazione la sua coltivazione, proprio come hanno fatto i nostri avi.